Niente Lunedì dell’Angelo per noi. Almeno nessun pic nic in giro per prati e laghi, nessuna merenda e nessun giretto per i bimbi.
Il piccolo ha un virus e Marito è andato a rasar pareti nella casetta nuova.
Che sta cambiando forma, adesso ogni ambiente è riconoscibile e il cemento sta per sparire… siamo passati da avere i pavimenti devastati per il passaggio delle nuove tubature a scegliere il colore del battiscopa e delle cornici.
A metà aprile andremo a prendere la porta blindata e ordinare i serramenti su misura.
ordineremo pure i pavimenti e le porte interne.
Ho perduto la voglia di prendermi cura di questa casa. non ho voglia di pulire, di mettere a posto. I nostri armadi sono un casino, la camera dei bimbi è un magazzino caotico. Gli armadi dei bimbi sono vuoti perchè abbiamo iniziato a svuotare mesi fa.
Eppure, abbiamo ancora troppa roba.
troppe mutande
troppi giochi
troppe magliette
troppi giochi
troppi jeans
troppi giochi
troppe salviette
troppi giochi
troppi giubbini
troppi giochi
Sogno una vita minimal, sogno una casa dove chiudere gli occhi e pensare “il giubbino primaverile del piccolo si trova nell’anta a destra, dentro la scatola azzurra del primo ripiano” oppure “il pc per i bambini l’ho sistemato nella cesta di vimini, la seconda nello sgabuzzino dietro il materiale per i lavoretti creativi” .
E l’unico modo per avere una casa così è avere poche cose e un posto per ognuna di esse.
Vado a rileggermi “il magico potere del riordino” che è meglio…